1) Il sito è per gli utenti, non per chi lo fa
Se è pur vero che il sito deve piacerci, deve piacere ancor di più agli utenti che lo visitano. Un sito aziendale deve mettere come primo obiettivo quello di far conoscere o vendere qualcosa. Per ottenere ciò deve essere riconosciuto come utile e gradevole. Se l’utile dipende dai contenuti, il gradevole dipende dal suo aspetto. Il sito deve quindi facilitare la navigazione ed essere coerente tra le pagine del sito.
2) Il contenuto è essenziale
E’ importante sin da subito lavorare sui contenuti da inserire all’interno del sito. I contenuti più generali vanno nelle poche pagine di primo livello subito visibili da tutti gli utenti. I contenuti più specifici vanno invece al secondo livello per approfondire le singole sezioni in modo che gli utenti interessati le possano trovare.
3) Attenzione alle immagini
Una bella foto vale mille parole, ma vanno prima ottimizzate, ovvero ridotte a dimensioni adatte alla pagina. E’ importante ricordare che molte immagini potrebbero essere tutelate dal copyright. Occorre dare un nome appropriato alle immagini, non img01.jpg o similari. Le immagini non vengono viste dai motori di ricerca e quindi non servono per il posizionamento, ma i loro nomi vengono visti e indicizzati in Google Immagini e questo ci può portare visitatori sul sito. Non commettiamo l’errore di lasciare alle immagini il nome originario, di solito inutile per l’indicizzazione.
4) La struttura di navigazione è importante
Senza un menù ben organizzato, far scoprire i contenuti del sito diventa difficile. E non si risolve mettendo tutto in home page. Un sito, inoltre, deve essere veloce da navigare, la struttura di navigazione deve essere chiara, intuitiva, usabile, in caso contrario rischiamo di far uscire il visitatore dal sito prima che abbia trovato ciò che cercava. La progettazione deve favorire una realizzazione responsive per adattare il sito ai vari dispositivi: PC Desktop, Tablet, Smartphone… I titoli devono essere indicativi dei contenuti evitando nomi troppo lunghi o composti. Se si è sicuri di poter aggiornare spesso il sito ha senso utilizzare sezioni come News sia interne che in homepage, altrimenti è meglio lasciar perdere. Se avere dei feedback dagli utenti è fondamentale, occorre mettere molto in evidenza la pagina dei contatti e usare pagine commentabili.
5) Pochi colori e font leggibili
Subito dopo aver impostato la struttura del sito è importante impostare i colori da usare: tre, al massimo quattro, adeguati al contenuto e utilizzati da font leggibili come Roboto, Arial, Verdana, o Tahoma.
6) Rendere esclusivi i propri prodotti o servizi
Occorre rendere esclusivi i prodotti o i servizi per distinguersi dalla concorrenza:
7) Integrarsi con i social
Se il sito è online, il lavoro non è terminato. Occorre infatti farlo conoscere pubblicizzandolo dove è più facile trovare degli utenti interessati. Quindi: facebook, instagram, siti di settore, blog per ciò che è online, fiere ed eventi per ciò che è offline. Occorre però partecipare alle conversazioni online, lasciando commenti e rispondendo.
8) Aggiornare continuamente il sito
E’ importante “alimentare” continuamente il sito con contenuti originali e interessanti usando anche immagini e – se servono – video. Se si cita qualcuno, occorre riportare le fonti anche linkandole. Approfondimenti e link esterni possono essere molto più utili se raggruppati alla fine del testo. Mettere in grassetto i termini più importanti, senza sottolineature che sono riservate ai link. Tra le informazioni più interessanti ci sono le testimonianze dei clienti: non sono di utilità per il posizionamento del sito nei motori di ricerca, ma sono molto apprezzate dai visitatori, specialmente se verificabili.
9) Monitorare gli accessi dei visitatori
E’ opportuno usare Google Analytics o programmi simili per monitorare gli accessi al sito al fine di correggere il tiro e adeguare sempre più il sito alle preferenze degli utenti. Google Analytics è gratuito ed è forse il miglior programma esistente per questo lavoro. Ci dice quali pagine del sito vengono viste, quanto tempo si soffermano su di esse i visitatori, da dove provengono (città e stati), in che modo hanno trovato il sito (in quali motori, portali, o altri siti), con quali keyword ci hanno trovato, da quali pagine sono entrati e da quali usciti, quanti sono usciti dopo aver visto solo una pagina, e altro ancora. Grazie all’analisi di questi dati saremo in grado di rendere il sito sempre più vicino alle preferenze degli utenti aumentando il rapporto visite/contatti.
10) Saper motivare i visitatori ad agire
L’indicizzazione di un sito viene fatta automaticamente dai motori in base a come il sito è stato fatto, ma non serve a nulla essere ai primi posti in Google se i visitatori non ci contattano. Dobbiamo motivarli ad agire, a scriverci, a telefonarci, a venirci a trovare, a chiederci informazioni. Come fare? Questa è una delle cose più difficili da mettere in pratica. Bisogna saper scrivere, conoscere le tecniche di vendita, di marketing e motivazionali.
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